Page 96 - Tempo scomposto
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qualche scena, mi accorsi che invece tutto filava liscio e
alla fine commentammo insieme. Così come si può fare
con una persona che può esprimersi compiutamente solo
attraverso il computer, vennero fuori dei messaggi rassi-
curanti come quello che mi invogliava a dedicarmi più a
me stessa accettando proposte di studio e di lavoro, cosa
che del resto era capitata al lo stesso Hawking quando s’era
accorto che la moglie non reggeva più il peso di una tale
situazione. Certo, un film è un film e la vita è un’altra cosa,
eppure anche in quel momento, come nel passato, tante
volte mi era successo di completare, sia pure idealmente,
passaggi della mia vita imperfetta ed incompleta, come
uno schizzo mal fatto, con delle riflessioni o delle conside-
razioni illuminate che venivano fuori da un libro o da un
film. Ritengo che questa sia la migliore lezione che può
venirci dalla Letteratura, insieme a tante altre cose.
In ogni caso, dato che la situazione si era stabilizzata ed
ero riuscita ad affrontare meglio alcune pesanti limitazio-
ni della mia vita, fui più propensa ad accettare la proposta
del Professore di recarmi per qualche settimana a Catania
per compiere queste ricerche.
Così avevo parlato, finalmente. Avevo raccontato tutti
i grovigli segreti in cui mi dibattevo, parte integrante dei
miei sogni e delle mie veglie, dei miei incubi e delle mie
ansie.
Mentre raccontavo Antonio mi guardava intensamen-
te, sembrava che bevesse ogni parola per penetrarne più
a fondo il significato e questa partecipazione da parte di
un quasi sconosciuto quale era lui mi confortava, forse
perché il suo ascolto partiva da un territorio inesplorato,
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