Page 36 - La via d'uscita
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in tanto.
              Ma l’altra bruscamente l’interruppe e, quasi fosse presa
            da un pensiero improvviso mentre, tutta gocciolante si sol-
            levava dalla vasca, si girò verso di lei, e, guardandola dritta
            negli occhi, le chiese:
              “Cosa pensi di me? Sì, intendo, ti sembro giusta per la mia
            età?”
              Concetta l’aveva avvolta nell’ampio telo di lino e le strofi-
            nava il dorso, per asciugarla.
              “Cosa dite, signorina, voi siete bellissima! Avete ogni cosa
            al suo posto, guardatevi!”
              E così dicendo le scostò dal corpo l’asciugatoio e la orien-
            tò verso la specchiera che, poggiata col suo piedistallo
            nella parete di fronte, s’era tutta appannata. Mai Agnese
            aveva considerato così il suo corpo nudo. Lì, in convento, le
            ragazze venivano immerse nelle vasche sempre con sottili
            camicie da notte; le abluzioni erano veloci, sbrigative, sor-
            vegliate dalla conversa addetta a questo servizio e, tutt’al
            più, si risolvevano in buffe risate e schizzi d’acqua. Vedere,
            anzi considerare per la prima volta il suo corpo con tutta la
            calma necessaria e senza che nessuno le facesse premura,
            la turbò non poco. La pelle rosea, le spalle non più aguzze,
            ma piacevolmente tornite, come le braccia, come le cosce
            che schiudevano in alto una peluria lieve, ma consistente,
            l’addome dolcemente rotondo, ma assai sottile alla vita, la
            curva dei seni, piccoli, appena abbozzati, con i capezzoli
            più scuri e irrigiditi per il freddo, le provocarono un brivido
            di sottile piacere, mai provato prima.
              Era bella! Così bella che anche lei sembrava stupita di
            questa scoperta, lei che aveva considerato il suo corpo con
            sufficienza, come un involucro anonimo ed insignificante.
              Anche Concetta la osservò compiaciuta, tanto da farla
            vergognare e da desiderare di essere subito ricoperta. Po-
            chi momenti di sospensione, ma sufficienti a farle capire il
            legame di più accentuata familiarità tra loro.


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